
Rieducazione Funzionale
In fisioterapia, la rieducazione funzionale, quale terapia del movimento, mira a ristabilire la normale funzionalità muscolare, miofasciale, articolare e di coordinazione del movimento di uno o più arti.
La Rieducazione funzionale distrettuale e globale
Raggruppa tutte le tecniche che vengono utilizzate nel recupero della funzione lesa. Ad esempio nel caso di una semplice limitazione articolare post-traumatica o post-chirurgica. Oppure nel caso di una limitazione più complessa come nelle lesioni osteoarticolari multiple. Si dedica inoltre al recupero funzionale globale in caso di sindromi ipocinetiche. Tali situazioni possono essere la conseguenza di prolungati allettamenti oppure in corso di ripristino di una corretta postura.
Tra le tecniche impiegate, è molto importante il recupero della normale propriocettività. Il paziente così recupera tutto il complesso di informazioni afferenti ed efferenti indispensabili a rendere fluido, armonico e finalistico il movimento. Movimento che i nostri organi motori, terminazioni sensitive cutanee e centri sensoriali inviano ai centri nervosi che inducono e regolano l'attività motoria. Per organi motori intendiamo articolazioni, muscoli e tendini. I centri sensoriali sono invece la vista, l'udito, i recettori vestibolari dell'orecchio interno ed i recettori periferici nella pianta del piede.
La rieducazione funzionale in genere viene effettuata inizialmente in maniera passiva. Quindi si fa in forma assistita e successivamente in forma attiva.
E' indispensabile in caso di interventi chirurgici a carattere ortopedico come preparazione per aumentare il tono trofismo muscolare. Ma è indispensabile anche nella fase post-operatoria in cui è necessario recuperare la corretta escursione articolare. Un buon trofismo muscolare renderà la successiva fase riabilitativa senz'altro molto più efficace.
Risulta molto utile durante il trattamento di infiammazioni ai tendini delle grosse articolazioni (spalla, ginocchio, anca, caviglia), o in caso di artrosi. Viene praticata anche dopo traumi contusivi e/o distorsivi. Essa risulta inoltre determinante nel trattamento delle patologie a carattere neuro-motorio.
Il numero delle sedute dipende dal tipo di patologia e dello stato infiammatorio della regione da trattare, comunque in generale le sedutesi effettuano a giorni alterni.
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