Dove si trovano i grassi?

I grassi possono trovarsi negli alimenti di origine vegetale (grassi insaturi): olive, arachidi, noci, mais, girasole …

Oppure possono trovarsi negli alimenti di origine animale (grassi saturi): strutto, burro, pancetta, carne …

Che cosa sono i grassi?

La parola “grassi” ha molti significati, a volte il rapporto con la parola salute è spesso frainteso. Molti ritengono erroneamente, che i grassi debbano, ad ogni buon conto essere sempre banditi sotto ogni forma. I grassi, invece, costituiscono una parte essenziale della dieta, necessaria per la salute a ogni età,  e sono una importante fonte di energia. Nella suddivisione degli alimenti in gruppi fondamentali si è tenuto conto del particolare significato dei grassi nella dieta, facendone un gruppo a sé. I lipidi o grassi forniscono al nostro organismo energia come i carboidrati, ma a differenza di questi, sono una fonte più concentrata in quanto forniscono 9 kcalorie per grammo, contro le 4 fornite circa dai carboidrati. L’energia extra introdotta nell’organismo, al di fuori di una quantità relativamente piccola messa in riserva come glicogeno, viene immagazzinata sotto forma di grassi nelle cellule dell’organismo e una piccola parte nel plasma sanguigno.

In quali alimenti si trovano i grassi?

I grassi possono trovarsi negli alimenti di origine vegetale (olive, arachidi, noci, mais, girasole, ecc.) o di origine animale (strutto, burro, pancetta, carne, ecc.).

Nel primo gruppo ci sono grassi prevalentemente di tipo insaturi; nel secondo gruppo prevalgono i grassi saturi. Dal punto di vista calorico tutti i lipidi si equivalgono, le differenze riguardano:

  • la qualità degli acidi grassi presenti;
  • la presenza o assenza di colesterolo.

Fanno eccezione i grassi del pollo, tacchino, coniglio, pesci e maiale che pur essendo di origine animale contengono quantità discrete di polinsaturi.

A cosa servono i grassi?

I grassi sono il “combustibile di riserva” del nostro organismo e svolgono la funzione energetica di riserva.

I grassi hanno anche altre funzioni:

  • apportano elementi nutritivi senza i quali l’organismo umano non può vivere (vitamine liposolubili A, D, E, K, e acidi grassi essenziali);
  • servono per la “costruzione” di alcune strutture del nostro organismo (quali gli ormoni e le cellule);
  • si depositano attorno agli organi vitali come il cuore, il fegato, la milza, i reni, il cervello ed il midollo spinale per proteggerli dai traumi;
  • limitano la dispersione di calore e isolano termicamente il corpo dall’ambiente esterno.

Dove si trova il colesterolo?

La principale fonte di colesterolo è costituita da alimenti di origine animale sia bovina che suina, ovina e caprina.

La pizza è consigliata durante la dieta ?

Se non vi sono patologie che la controindicano come ad. es. meteorismo, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia ecc. la pizza margherita può entrare a far parte di una dieta ipocalorica cercando comunque di bilanciare l’apporto di carboidrati al 55%, di proteine al 20% e di lipidi al 25% . Quindi se ad. es. si mangia la pizza a cena, a pranzo è meglio evitare la pasta indirizzandosi verso la carne od il pesce.

Come si possono ridurre i grassi nell’alimentazione?

Aumentare nella dieta frutta, verdura, legumi e pasta

·         Scegliere i tagli di carne più magra e asportare il grasso visibile

·         Ridurre il consumo di salumi

·         Sostituire il latte intero con quello parzialmente o interamente scremato

·         Ricordare che i formaggi contengono un’elevata quantità di grassi, quindi consumarne in piccole quantità

·         Ridurre il consumo di noci, mandorle, nocciole, olive e prodotti sott’olio

·         Limitare il consumo dei dolci specialmente quelli che contengono panna, mascarpone, burro, creme, ecc.

Che cos’è il colesterolo?

Malgrado la sua cattiva fama, il colesterolo è una sostanza molto importante per l’organismo dell’uomo: infatti è utile per la produzione di ormoni, delle vitamine e dei sali biliari e concorre alla costruzione di una parte del sistema nervoso. Il colesterolo presente nel sangue è prodotto dal nostro organismo (colesterolo endogeno); il rimanente viene assunto normalmente con i cibi (colesterolo esogeno). Il colesterolo si lega alle proteine formando le lipoproteine, che sono di due tipi le HDL colesterolo “buono” e le LDL e le VLDL “colesterolo cattivo”. L’ HDL proteina ad alta densità, ha la capacità di rimuovere il colesterolo dalle pareti delle arterie e favorirne l’eliminazione dall’organismo, svolgendo un ruolo molto utile per la salute. Le LDL e VLDL, proteine a bassa densità si depositano ed aderiscono alle pareti delle arterie favorendo la formazione di placche “ateromatose”; queste placche irrigidiscono le arterie producendo la malattia detta aterosclerosi. Nell’alimentazione quotidiana l’apporto di colesterolo complessivo non dovrebbe superare i 300 mg. La principale fonte di colesterolo è costituita da alimenti di origine animale.

Quali sono le tecniche di cottura da preferire?

Usare metodi di cottura con pochi grassi (a vapore, lessatura), eventualmente arrostite invece che friggere in padella.

Sostituire i condimenti a base di grassi con brodi vegetali e con quelli a base di succo di limone, o di vino e per dare gusto ai cibi aggiungere spezie ed erbe aromatiche; a cottura ultimata eliminare preferibilmente i grassi.

Quali sono gli alimenti protettivi in una corretta igiene alimentare?

Sono gli ortaggi e la frutta che assicurano vitamine diverse con prevalenza di vitamina A e C, Sali minerali tra i quali fosforo, ferro e magnesio. L’elevata presenza di fibre favorisce i movimenti peristaltici dell’intestino con miglioramento della digestione e della stipsi.

Quali sono gli alimenti energetici in una corretta alimentazione?

I cereali,  le patate (pane, pasta, farine, riso, fecola, ecc.), i grassi e olii vegetali (olio di oliva, di semi, burro, margarina). I primi costituiscono la fonte principale di energia, infatti forniscono un elevato numero di calorie a basso costo. Forniscono inoltre proteine di medio valore biologico più vitamina B1 e B2.

Il gruppo dei grassi invece fornisce un elevato numero di calorie e contengono vitamine liposolubili, quali la A e la E.

Quali sono gli alimenti proteici?

Gli alimenti proteici si possono suddividere in tre categorie.

1.      La prima categoria è quella di CARNE, PESCE e UOVA. Queste forniscono proteine di elevato valore nutritivo, ferro, vitamine E e D, alcune vitamine del gruppo B. Sono gli alimenti elettivi per la costruzione dei tessuti dell’organismo ed in particolare per lo sviluppo delle masse muscolari.

2.      La seconda categoria è quella di LATTE e DERIVATI (latte, yogurt, latticini, formaggi), i quali forniscono proteine di elevato valore biologico, calcio, alcune vitamine del gruppo B. Molti di questi alimenti, in particolare i formaggi stagionati, sono ricchi di grassi saturi.

3.      La terza è invece quella dei LEGUMI SECCHI (fagioli, fave, ceci, piselli, lenticchie, soia, lupini, ecc.). Forniscono proteine di medio valore biologico, ferro, alcune vitamine del gruppo B. Questi se associati a cereali e patate, potenziano il loro valore nutritivo e contribuiscono ad attenuare le conseguenze di un insufficiente apporto di carne e pesce.

Quante volte è bene mangiare legumi in caso di diabete?

Una zuppa di legumi, secondo le raccomandazioni nutrizionali per prevenire e controllare il diabete mellito, andrebbe consumata almeno 4 volte a settimana. Tutte le ricette a base di legumi determinano  un ottimo senso di sazietà; assicurano inoltre  l’apporto di tutti gli aminoacidi essenziali all’organismo e grazie alla presenza di fibra aiuta la regolarità del transito intestinale.

Inoltre è bene ricordare che i legumi contengono sostanze ad azione antiossidante che sono molto importanti ai fini della prevenzione delle malattie cardiovascolari.

In caso di diabete è meglio la pasta o il pane?

E’ innanzitutto  bene ricordare che l’alimentazione in caso di diabete mellito, prevede una quota di carboidrati tra il 45 e il 60% delle calorie totali della giornata.  La pasta di frumento apporta una buona quantità di carboidrati complessi e ha un indice glicemico inferiore a quello del pane. E’ anche bene ricordare che ancora inferiore all’indice glicemico della pasta di frumento, è quello della pasta integrale.

Il consiglio è quindi di utilizzarla perché può ulteriormente favorire il controllo della glicemia post-prandiale.

Perché la “Dieta Mediterranea “ è da preferire alle altre?

Questo modello alimentare ha dimostrato di migliorare il profilo lipidico ed il controllo glicemico, aumentando la sensibilità all’insulina in soggetti con diabete mellito e di prevenire l’insorgenza del diabete. Inoltre la dieta mediterranea è molto piacevole al palato e ciò ne facilita l’aderenza da parte di molte persone. Sulla base dei risultati di recenti studi che hanno dimostrato l’efficacia di questo modello alimentare sulla riduzione della mortalità cardiovascolare, si è portati a consigliare l’adozione a lungo termine della dieta mediterranea anche in soggetti sani in prevenzione primaria.

Va bene usare il vino durante la cottura dei cibi?

L’utilizzo del vino in cottura ha una duplice funzione: arricchisce di sapore la preparazione e permette di usare meno grassi in cottura. Con il vino infatti, i cibi  non si attaccano al fondo del tegame  anche usando una quantità minima di olio. Inoltre l’aggiunta del vino mentre stanno rosolando i vari ingredienti, aiuta a far evaporare parte dei grassi rendendo le preparazioni più leggere e digeribili. L’alcool del vino evapora con il calore e l’aggiunta alla preparazione non fa quindi aumentare la quantità di calorie presenti nel pasto.

Cosa preferire: carni rosse o bianche?

Un’ importante caratteristica delle carni bianche riguarda la ridotta presenza di grassi. In queste carni, il basso contenuto di grassi sono concentrati nella pelle dell’animale che sono facilmente eliminabile. Le carni bianche risultano inoltre più agevolmente masticabili e digeribili rispetto alle carni rosse, anche perché hanno una minor presenza di tessuto connettivo. Inoltre i grassi della carne di pollo e di tacchino hanno caratteristiche più vicine ai grassi di origine vegetale: nella loro composizione predominano i grassi polinsaturi  (i così detti “buoni”). Le carni bianche contengono molto meno colesterolo rispetto alle carni rosse ecco perché sono consigliate alle persone che devono controllare il diabete. Le carni bianche e rosse hanno più o meno valori equivalenti di ferro.

Con quale alimento è meglio iniziare un pasto?

Un introito di fibre all’inizio del pasto contribuisce ad indurre un precoce senso di sazietà e a ridurre l’assorbimento di nutrienti calorici. Le fibre vegetali costituiscono una complessa miscela di sostanze indispensabili per la salute. L’uomo non ha gli enzimi per  digerirle e alcune di queste  vengono fermentate dalla flora batterica intestinale con benefici sull’intero organismo. I vegetali, verdure e ortaggi assunti come antipasto, riducono l’introduzione di calorie e sono quindi molto utili in una dieta ipocalorica. Le fibre infatti se consumate prima dei pasti, riducono lo spazio nello stomaco, smorzando lo stimolo della fame e interferiscono con l’assorbimento dei nutrienti a livello intestinale. Tutto ciò senza partecipare in alcun modo al fabbisogno calorico dell’organismo, dal momento che la fibra può essere considerata un nutriente privo di potere energetico.

Perché il pesce azzurro “fa bene”?

Il pesce azzurro ha un basso contenuto di grassi saturi, i grassi “cattivi”.

E’ invece ricco di grassi insaturi, i grassi buoni (gli omega 3), che sono importanti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Legumi con cereali, perché?

I legumi sono ottime fonti di proteine, quelli secchi ne contengono un quantità pari o anche superiore a quelli della carne, anche se la qualità è inferiore ma superiore rispetto a quella dei cereali.

Queste proteine infatti apportano alcuni amminoacidi essenziali  in quantità superiore a quelle presenti nel frumento , nel mais e nel riso.

I cereali contengono buone dosi di aminoacidi solforati che sono invece scarsi nei legumi ecco perché l’associazione di cereali o loro derivati e legumi è molto razionale e può mettere a disposizione dell’organismo una miscela proteica il cui valore biologico è paragonabile a quello delle proteine animali. Piatti tradizionali come pasta e fagioli, pasta e ceci e riso con lenticchie rappresentano perciò piatti completi dal punto di vista nutrizionale.

Questi alimenti hanno inoltre altri pregi: i cereali e i legumi sono ricchi di fibre alimentari importanti per la regolazione di diverse funzioni fisiologiche. Infine i legumi contengono sostanze ad azione protettiva prevalentemente antiossidanti.

E’ consigliabile cucinare “al cartoccio”?

Il cartoccio consente  innanzitutto di utilizzare poco condimento.  Il principale vantaggio di questo tipo di cottura è di sfruttare contemporaneamente il forno e la salutare cottura a vapore che si produce all’interno dell’involucro. La cottura al cartoccio fra l’altro salvaguarda aromi e sapori  e risulta particolarmente spettacolare al momento di servire l’alimento in tavola.

Posso sostituire il latte con lo yogurt?

Lo yogurt ha le stesse capacità nutrizionali del latte con il vantaggio di una migliore digeribilità del lattosio, inoltre lo yogurt grazie alla presenza dei fermenti lattici vivi svolge un’azione importante nell’ottimizzare la microflora intestinale.

Quante volte è consigliato mangiare carne?

Importante è che il consumo di carne sia limitato come frequenza e quantità  . E’ bene ricordare di preferire il pesce ed evitare di associare, il giorno in cui si è mangiato la carne,  altri piatti ricchi di grassi animali.

E’ importante inoltre prestare attenzione nella scelta della qualità della carne.

Quale è il modo più dietetico per cuocere i cibi?

La cottura al vapore è il sistema più sano e dietetico per cuocere i cibi: infatti in questo modo si evita il contatto degli alimenti con l’acqua riducendo così la dispersione di nutrienti. In questo modo  i cibi cuociono a temperature relativamente basse, inferiore ai 100°C, evitando al massimo la perdita di vitamine e minerali  mantenendo pressoché inalterati la cottura e gli aromi. La cottura al vapore inoltre, permette di limitare l’uso di condimenti  e gli alimenti  grazie alla bassa temperatura, non cuociono eccessivamente assicurando maggiore leggerezza e  digeribilità alla pietanza.

Posso mangiare pesce di allevamento?

Le Orate di allevamento italiane  (ad esempio) rispetto a quelle selvatiche, hanno una quantità di grassi ottimale e una quantità di acidi grassi omega 3 superiore, importanti per la protezione delle arterie e quindi per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Per cucinare cibi in modo sano, posso usare la pentola a pressione?

La cottura con la pentola a pressione consente di ridurre i tempi di cottura, la chiusura  quasi ermetica della pentola impedisce la fuoriuscita del vapore che deriva dall’ebollizione dell’acqua. Il vapore si accumula all’interno esercitando sui cibi una pressione maggiore e aumentando la temperatura di ebollizione. Può raggiungere anche i 120° centigradi. Diminuisce di conseguenza il tempo di cottura. Questo tipo di cottura fa si che i cibi mantengano meglio i sapori, gli aromi e i principi nutritivi e permette di utilizzare meno sale e meno grassi.

Come posso mangiare il baccalà?

Il baccalà è il merluzzo bianco conservato sotto sale,  questo pesce è meno ricco grassi omega 3 rispetto per esempio al salmone o allo sgombro. Prima di usare il baccalà è necessaria  una lunga immersione in acqua fredda per eliminare il sale.

Posso abbinare i cereali con i legumi?

L’associazione di cereali e legumi, garantisce la perfetta assunzione di tutti gli aminoacidi essenziali dell’organismo  e rappresenta pertanto un esempio straordinario di piatto completo dal punto di vista nutrizionale.

Posso mangiare “pasta e ceci” come piatto unico?

I piatti unici sono ideali per chi ricerca ricette che diano un alto senso di sazietà ma allo stesso tempo un basso apporto di grassi.

L’utilizzo di ceci secchi assicurano la quantità di proteine pari a quella delle carni rosse, anche se di quantità leggermente inferiore. Le proteine di questi legumi contengono aminoacidi essenziali in quantità superiore a quella presente nelle maggiori varietà di cereali. I legumi inoltre sono un’ottima fonte di fibra elemento fondamentale per ridurre il senso di fame, modulare l’assorbimento intestinale e garantire alcune funzioni fisiologiche del nostro organismo quale ad esempio la regolarità intestinale.

Ricette con alici: si o no?

Le alici hanno buone qualità nutritive e contengono 96 Kcal in 100 grammi.

Inoltre hanno grassi simili a quelli vegetali caratterizzati prevalentemente da composti insaturi, in particolare quelli della serie Omega 3, i quali sono importanti per il metabolismo celebrale e protettori per cuore e arterie.

I pomodori fanno bene?

Il pomodoro contiene un potente antiossidante naturale che è il licopene, l’utilizzo del pomodoro cotto come nel sugo è stato dimostrato essere correlato a un miglior controllo glicemico e a una minore incidenza di sviluppo di diabete mellito.

E’ consigliato utilizzare il peperoncino per insaporire i cibi?

Il peperoncino è un antifermentativo, favorisce la digestione stimolando la secrezione gastrica e agisce come disinfettante intestinale. E’ particolarmente ricco di vitamina C, anche se per sfruttare questa sua caratteristica, occorre consumarlo fresco: non ha controindicazioni a patto che sia usato con equilibrio e moderazione e tenendo conto ovviamente  della tolleranza personale.

Le mele fanno bene alla pelle?

Le mele sono perfette anche per mantenere la pelle liscia e giovane apportano infatti un buon contenuto di bioflavonoidi, sostanze utili per combattere i segni del tempo.

E’ vero che le mele fanno bene anche al colesterolo?

Si, sembra che consumare una mela dopo i pasti aiuti a tenere sotto controllo i livelli del colesterolo grazie alle pectine, quelle fibre solubili che si legano al colesterolo degli alimenti e ne riducono l’assorbimento.

Mele: crude o cotte?

Le mele cotte sono di più facile digestione. La mela cotta al forno insieme alla buccia è perfetta per fare il pieno di fibre ed è un ottimo rimedio contro l’intestino irritato in quanto ristabilisce l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Noci: sì o no?

Terminare il pasto con l’assunzione di alcune noci 4-6, apporta consistenti benefici sul rischio cardiovascolare e sui fattori di rischio associati, con miglioramento del profilo lipidico e riduzione del colesterolo LDL (cattivo). Le noci secche infatti sono ricche non solo di acidi grassi polinsaturi, omega 3, ma anche di fibra e antiossidanti.

Come posso evitare che la frutta “annerisca”?

La frutta affettata tende ad annerirsi, cioè ad ossidarsi rapidamente: questo accade  quando l’ossigeno dell’aria viene a contatto con alcune molecole presenti nella polpa. Per evitarlo si può cospargere la frutta affettata con il succo di limone che impedisce all’ossigeno di legarsi alla frutta.

Questo semplice accorgimento garantisce, almeno per un po’, che la frutta non si ossidi evitando che l’eccesso di ossigeno aiuti la formazione di una patina batterica sulla superficie che ne accelera sia la decomposizione sia la fermentazione.

Una persona con diabete quanta frutta può mangiare al giorno?

Una giusta dose di frutta, circa 300-400 g al giorno, è utile nell’alimentazione di una persona con diabete, per l’apporto di fibra, vitamine, sali minerali e antiossidanti. La macedonia ad esempio, consente in ogni stagione di usufruire dei nutrienti della frutta. Attenzione però a non associare banane e mandarini con altri frutti in quanto potrebbero alzare troppo il carico di zuccheri.

Dove si può trovare un dietologo a San Lazzaro di Savena ?

Presso lo  Studio Medico del Dr. Piero Notarrigo  Via Venezia 10  San Lazzaro di Savena  BOLOGNA

 

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